giovedì 30 agosto 2012

Crème Ganache


Per questa crème ganache mi sono basata sulla videoricetta di Montersino per il procedimento ed ho utilizzato le dosi di Dolci Per Te.
E' veramente buonissima e la consistenza è ottima!

INGREDIENTI
150 g di panna fresca
25 g di sciroppo di glucosio (va bene anche in polvere)
50 g di zucchero semolato (oppure 25 g di semolato e 25 g di zucchero a velo)
170 g di cioccolato fondente al 70%
25 g di cioccolato fondente al 99% (Montersino usa la massa di cacao, che è cioccolato purissimo, ma da me non si trova)
40 g di burro

PREPARAZIONE
Porre la panna in un pentolino sul fuoco insieme allo zucchero e allo sciroppo di glucosio (scaldandolo prima un po' in modo che si sciolga) e mescolare per qualche secondo con una frusta a mano amalgamando bene lo sciroppo e sciogliendo lo zucchero.
Quando la panna sta per bollire si aggiungono i due cioccolati spezzettati e si mescola con la frusta a mano. Quando i cioccolati sono sciolti, spegnere la fiamma e continuare a mescolare con la frusta. Aggiungere il burro e continuare a mescolare finché sciolto. A questo punto la crema è pronta. Versatela in un recipiente e copritela con la pellicola a contatto (io ho usato la carta argentata sempre a contatto, perché avevo finito la pellicola) e mettetela a rassodare per pochi minuti in frigorifero.

CONSERVAZIONE
Ancora non ho mai provato a congelarla, ma tenuta in frigorifero per un giorno diventa molto soda: per renderla di nuovo fluida basta porla sul fuoco mescolando per qualche minuto.

Ho utilizzato la crème ganache nelle seguenti ricette:
- Crostata meringata con crema ganache al cioccolato

mercoledì 29 agosto 2012

Torta Caraibi (variante more e vaniglia)

 
Per vedere la ricetta con le foto passo passo, ecco il post corrispondente nel mio blog!

La mia è una versione "rivisitata" nel senso che, siccome non avevo la polpa di cocco e i lamponi sembravano essere improvvisamente scomparsi da Firenze, ho sostituito la chibouste al cocco con una chibouste alla vaniglia e la gelée di lamponi con una alle more. Il risultato è stato golosissimo lo stesso ;)
Allora, cominciamo con la ricetta: io, per non stressarmi ho diviso la preparazione in 3 giorni, ma volendo si può farcela in due, un po' meno facilmente in un giorno solo, se volete anche respirare oltre che cucinare. Dunque la preparazione è divisa in 3 fasi che corrispondono ai 3 giorni di preparazione.

PER UNA TORTA FINALE DA 20 CM
FASE 1
1 - Cremoso al cioccolato
65 g di tuorli (ne ho messi 60 g = 4 tuorli)
30 g di zucchero
160 g di latte di riso
3 g di colla di pesce
80 g di cioccolato fondente al 70%

2 - Dacquoise al cocco e pistacchi
160 g di albumi (= albumi di circa 5 uova)
160 g di zucchero
65 g di cocco rapé (cioè cocco grattugiato secco, detto anche farina di cocco)
65 g di zucchero a velo
65 g di pistacchi

PREPARAZIONE
1 - Mettere sul fuoco il latte e nel frattempo unire tuorli e zucchero ed ammollare la gelatina in acqua fredda.
Quando il latte ha raggiunto il bollore aggiungere la miscela di tuorli e zucchero e portare il tutto a 85°C . Raggiunta questa temperatura, togliere dal fuoco, aggiungere la gelatina precedentemente strizzata e il cioccolato a pezzettoni e mescolare il tutto con il frullatore a immersione.
Foderare con la pellicola il fondo di uno stampo di diametro più piccolo di 2 cm di quello finale della torta (io volevo una torta finale di 20 cm, quindi ne ho usato uno da 18 per il cremoso), appogiarlo su un piatto e versarci il cremoso caldo. Mettere nel congelatore (l'ho lasciato in freezer e riutilizzato il giorno dopo).

2 - Ridurre a una polvere i pistacchi con il cocco e lo zucchero a velo.
Montare gli albumi a neve con lo zucchero e un pizzico di sale (saranno molto bianchi e spumosi).
Unire alla montata di albumi gli ingredienti secchi ridotti in polvere, mescolando delicatamente con una spatola dal basso verso l'alto e amalgamando bene, rendendo il composto omogeneo.
Foderare una teglia grande con carta forno: disegnare su questa 2 cerchi dello stesso diametro del cremoso (nel mio caso 18 cm).
Riempire con l'impasto una sac-à-poche con bocchetta tonda larga e distribuirlo sui cerchi disegnati (partendo dall'esterno e andando verso il centro).
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 10-12 minuti (io ho dovuto tenerli 15, si devono mantenere morbidi sopra ma devono dorarsi leggermente).
Ultimata la cottura lasciate freddare sulla teglia. Quando sono diventati freddi, dovendoli conservare per il giorno dopo, ho avvolto ogni disco di dacquoise singolarmente nella pellicola trasparente e conservato in frigorifero.

FASE 2
3 - Chibouste alla vaniglia (presa da qui)
250 g di crema pasticcera
4 g di colla di pesce
e meringa italiana:
150 g di zucchero (divisi in 100 g e 50 g)
30 g di acqua (con cui andranno 100 g di zucchero)
87 g di albumi (con cui andranno 50 g di zucchero)

Per la crema pasticcera (250 g):
200 g di latte intero fresco (io avevo solo quello parzialmente scremato)
50 g di panna fresca
75 g di tuorli
75 g di zucchero
8 g di amido di mais
8 g di amido di riso (io non ce l'avevo, quindi ho messo 16 g di amido di mais, anziché 8)
1/2 bacca di vaniglia

4 - Composizione

PREPARAZIONE
3 - Preparare la crema pasticcera (alla Montersino ovviamente!!), mettendo sul fuoco il latte con la panna.
Nel frattempo, con le fruste elettriche, montare i tuorli con lo zucchero e con i semi di 1/2 bacca di vaniglia (il cui "guscio" vuoto metteremo nel latte con la panna, per dare più sapore). Quando i tuorli saranno ben montati, bianchi e spumosi, aggiungiamoci gli amidi (nel mio caso solo quello di mais) e mescoliamoli bene con una spatola, con movimento sempre dal basso verso l'alto.
A questo punto, quando il latte e la panna sono a bollore, versare i tuorli montati, alzare un po' la fiamma ed attendere. Inizialmente i tuorli staranno immobili in superficie, ma dopo pochi secondi il latte comincerà a bollire sui bordi, stringendo i tuorli al centro.
Aspettiamo ancora che si formi il bollore del latte tutto intorno ai tuorli senza fare niente, e solo quando anche al centro della parte gialla si formeranno degli sbuffi di latte (che Montersino chiama "vulcanetti" nella sua video ricetta della crema) cominceremo a mischiare con la frusta a mano. Dopo pochi secondi la crema è già liscia e densa.
Spengiamo il fuoco e versiamo subito la crema in una terrina di vetro, la stendiamo bene e la copriamo con la pellicola a contatto con la crema, in modo che non si formi la superficie "plastificata" sulla crema, che poi sarebbe impossibile sciogliere senza formare grumi. A questo punto mettiamo la terrina in freezer finché la crema si fredda.

Adesso, cominciamo a preparare la chibouste: prendiamo la crema dal freezer, la mettiamo in un pentolino a scaldare e ci sciogliamo la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda e strizzata. Una volta sciolta togliamo dal fuoco e copriamo con un coperchio (per non far formare la pellicola alla crema).
Prepariamo la meringa:
mettere 100 g di zucchero in un pentolino sul fuoco con l'acqua e nel frattempo montare le chiare con i 50 g di zucchero restanti.
Quando lo zucchero con l'acqua avrà raggiunto la temperatura di 121°C togliamo dal fuoco. Con le chiare saremo circa a 3/4 della montatura: versiamo metà della miscela di acqua e zucchero nelle chiare e aumentiamo la velocità delle fruste al massimo continuando a montare per qualche secondo; poi riabbassiamo la velocità a media e aggiungiamo l'altra metà di acqua e zucchero, rimettiamo la velocità al massimo e montiamo per 2-3 minuti. Per vedere se la meringa è pronta prendetene un po' su un cucchiaino e capovolgetelo: se la meringa rimane attaccata al cucchiaino, è pronta.
Versare nella meringa la crema pasticcera e mescolare con una spatola dal basso verso l'alto, rendendo il tutto ben omogeneo.

4 - Adesso veniamo alla parte più bella: la composizione della torta.
Ricoprire con carta forno una teglia (possibilmente senza bordi, o a bordi bassi, così dopo scivolerà meglio fuori). Appoggiare sulla carta un anello da pasticceria regolato a un diametro di 2 cm maggiore di quello del cremoso e della dacquoise (nel mio caso l'anello è di 20 cm).
(1) Mettere sul fondo, al centro, un disco di dacquoise.
(2) Dopo aver riempito una sac-à-poche con bocchetta tonda larga di chibouste alla vaniglia (o al cocco), coprite la dacquoise completamente.
(3) Togliere dal congelatore il cremoso, toglierlo dallo stampo e adagiarlo al centro della chibouste.
(4) Sopra al cremoso appoggiare il secondo disco di dacquoise e ricoprirlo con un altro strato di chibouste. Pareggiare la superficie (5) e mettere nel congelatore, fino a sera. A sera togliere dal congelatore e tenere una notte in frigorifero a scongelare.
FASE 3
Continuiamo con la composizione.
4.1 - Gelée di more (l'ho trovata su un sito che adesso non mi riesce più di trovare, se l'autrice legge qui e riconosce la sua ricetta, me lo dica così metto un link!)
200 g di passato di more
30 g di zucchero semolato
10 g di maizena
5 g di succo di limone
2 g di gelatina in fogli
5 - "Muro" di panna montata
200 ml di panna da montare
zucchero a velo q.b.

PREPARAZIONE
Mettere in un pentolino 150 g di purea di more precedentemente passata al setaccio.
Porre la gelatina in acqua fredda.
Unire in una terrina i 50 g di purea rimanente con la maizena, con il limone e con 5 g dello zucchero.
Quando la purea raggiunge il bollore unirvi i restanti 25 g di zucchero e attendere che bollisca per bene. Quando bolle, aggiungere la purea mista a maizena, zucchero e limone e mantenere il tutto sul fuoco mescolando finché i due composti si saranno amalgamati.
Togliere dal fuoco, strizzare la gelatina e scioglierla nella purea calda. Aspettare che si intiepidisca un po'.
Nel frattempo prepariamo un "bordo" di panna montata con un po' di zucchero a velo, che servirà per creare un argine alla gelée di more che coleremo sulla superficie della torta. Potete usare la fantasia, ma vi consiglio di non creare una decorazione troppo sottile, altrimenti la gelée rischia di colare al di fuori della "barriera".
Siccome faceva un caldo pazzesco e avevo paura che la panna si sciogliesse l'ho montata in una terrina immersa in un'altra riempita di acqua e ghiaccio, in più, dopo averla montata, ho tenuto per qualche minuto la panna in congelatore.
Adesso mettiamo di nuovo in frigo per un po', poi versiamo sulla superficie la gelée tiepida e mettiamo la torta in freezer per pochi minuti, giusto per evitare che la gelée coli oltre il muro di panna montata.
A questo punto, quando la torta era bella fredda, io l'ho spostata dal sostegno che mi serviva per montarla, al piatto da portata.
Rimettetela in frigorifero per almeno un paio d'ore (meglio se più a lungo) e decorate a piacere! Io ho usato foglie di cioccolato (per farle: prendete delle foglie di rosa non troppo grandi e lavatele bene; sciogliete a bagnomaria un po' di cioccolato e spennellate la parte dietro delle foglie, dove le venature sono più marcate, tenendole per il picciolo. Aspettate che il cioccolato si freddi bene sulle foglie in frigo, poi passateci un'altra pennellata di cioccolato e di nuovo in frigo a rassodare. Dopo una mezz'oretta potete staccarle delicatamente) granella di pistacchio e more.


Giardino di Fragole

 
Per preparare questa torta ho impiegato due giorni, ma il risultato è stato davvero soddisfacente :D
Dunque suddividerò la preparazione della ricetta secondo il mio procedimento, ovvero con la suddivisione in due fasi, una il primo giorno, l'altra il secondo.


FASE 1
1 - Pan di Spagna (di Luca Montersino, senza glutine)
500 g di uova
350 g di zucchero
200 g di farina di riso fine
200 g di fecola di patate (o amido di mais)
semi di 2 bacche di vaniglia 

2 - Meringa Italiana
170 g di albumi
300 g di zucchero (divisi in 60 g e 240 g)
60 g di acqua  

3 - Bagna al limoncello (io ho fatto una bagna al limone: ho messo qualche buccia di limone in un pentolino di acqua con un po' di zucchero e ho fatto bollire)
150 g di acqua
150 g di zucchero liquido al 70%
30 g di limoncello
  

PREPARAZIONE
1 - In un pentolino scaldare le uova intere con lo zucchero e la vaniglia, mescolando continuamente con le fruste elettriche, fino a raggiungere la temperatura di 45°C (io ho usato il termometro da cucina, se non lo avete potete toccare con un dito il composto considerando che la temperatura del nostro corpo è di circa 36-37°C, quindi quando le uova saranno pronte le sentirete tiepide). Mettere nella planetaria le uova scaldate e continuare a montare per circa 10 minuti, finché il composto appare spumoso e chiaro, oltre che raddoppiato in volume.
Setacciare insieme la fecola di patate e la farina di riso e aggiungerle al composto di uova e zucchero, mescolando delicatamente con una spatola di gomma dal basso verso l'alto, per non smontare le uova.
Mettere l'impasto in due tortiere da 26 cm di diametro l'una, imburrate e infarinate e cuocere in forno preriscaldato a 180/190°C per circa 20-25 minuti.
Una volta freddi capovolgete i pan di spagna e per conservarli, in modo da usarli il giorno dopo, avvolgeteli nella pellicola trasparente, oppure inseriteli ognuno in un sacchetto di plastica e conservateli in frigorifero (possono conservarsi per circa 3-4 giorni in frigo!)

2 - Cominciare a montare gli albumi a neve con 60 g di zucchero usando le fruste elettriche a velocità media.
Nel frattempo mettere sul fuoco l'acqua con i restanti 240 g di zucchero e continuate a montare gli albumi finché la temperatura della miscela di acqua e zucchero raggiungerà i 121°C.
A questo punto versare velocemente (non a filo) metà della miscela di acqua e zucchero negli albumi (che a questo punto saranno montati per 3/4) e montare per pochi secondi a velocità massima. Ritornare a una velocità media e versare la metà rimasta di zucchero liquido, rimettere la velocità massima per 3 minuti circa e voilà! La meringa è pronta! Per esserne sicuri è consigliabile fare la "prova del cucchiaino": prendetene un po' su un cucchiaino e capovolgetelo. Se la meringa non si stacca è pronta e perfetta :)
Per conservare la meringa stendetela su una teglia pulita, copritela con la pellicola trasparente a contatto e conservatela nel congelatore.


3 - Bagna al limoncello (se preferite, fate come me una bagna analcolica al limone)
Unire insieme tutti gli ingredienti.
 
Adesso passiamo alla

FASE 2
4 - Gelée di yogurt
1 kg di yogurt intero
280 g di zucchero 
30 g di colla di pesce
115 g di destrosio (io ho usato 80 g di glucosio)
1 g di acido citrico in polvere (io ho messo qualche goccia di limone) 

5 - Mousse di fragole
1 kg di purea di fragole (= 1 kg di fragole frullate con il frullino a immersione)
40 g di colla di pesce
1 kg di panna da montare
500 g di meringa italiana (la ricetta della meringa sopra è per 530 g di meringa, per sicurezza ne avevo fatta un po' di più, quindi toglietene 30 g per preparare la mousse) 

6 - Finitura
Pan di Spagna senza glutine
400 g di fragole
10 g di pistacchi (io non li avevo, ho usato lo zest di limone, cioè la buccia di limone grattugiata)
50 g di gelatina neutra (io ho usato la gelatina apposta per non far imbrunire la frutta)

PREPARAZIONE
Prima di preparare la gelée io ho cominciato con l'assemblamento del dolce. 
Ho preso un quadro per torte rettangolare lungo 28 cm e largo circa 24 cm e l'ho appoggiato su una teglia precedentemente coperta da un foglio di acetato (altrimenti potete foderare il fondo del quadro con la pellicola trasparente). Dopo aver tagliato a fettine delle fragole, distribuitele sul foglio di acetato e mettete il tutto in congelatore, mentre preparerete la gelée di yogurt, in modo che le fragole possano saldarsi bene sul fondo.

4 - Scaldate una piccola parte di yogurt e scioglieteci dentro (dopo averla ammollata in acqua fredda e dopo averla strizzata bene) la colla di pesce; poi scioglieteci anche lo zucchero, il destrosio (io il glucosio) e l'acido citrico (io le gocce di limone). Unite a questo punto il resto dello yogurt freddo e mescolate bene con una frusta.
Fatela raffreddare. 

Poi tirate fuori dal congelatore lo stampo e versate sulle fragole la gelée coprendole completamente. Rimettete lo stampo in congelatore e preparate la mousse di fragole.
5 - Scaldate una piccola parte della purea di fragole, scioglietevi dentro la colla di pesce precedentemente ammollata e strizzata. Togliete dal fuoco e  unite la parte di purea di fragole fredda e, infine, la meringa italiana, mescolando dal basso verso l'alto delicatamente amalgamando il tutto.

Tirate fuori dal freezer lo stampo: riempite una sac à poche con la mousse di fragole e usatela per coprire lo strato solidificato di gelée. 
Tagliate il pan di spagna a strisce, inzuppatele con la bagna e ricoprite con le strisce lo strato di mousse di fragole. Coprite il pan di spagna con un altro strato di mousse di fragole e ricoprite quest'ultima con un ultimo strato di fette di pan di spagna.
Congelate il tutto.

Dopo qualche ora tirate fuori la torta, quand'è ancora ben fredda capovolgetela, sfilate il quadro e il foglio di acetato ed ecco il capolavoro :)
Adesso passiamo alla finitura:
6 - Gelatinate la torta quando il dolce è ancora congelato e completate con una decorazione di fragole e granella di pistacchio (o zest di limone, come ho fatto io).


Pasta Frolla (passo passo)



Altra base utilissima! La pasta frolla!

- Riguardo alla farina:
PER LA VERSIONE CON GLUTINE
Nella pasta frolla Montersino consiglia l'uso di una farina debole (sui 150/180 W di forza): le farine sono tanto più deboli quanto minore è la percentuale di proteine contenute nella farina (meno proteine = meno forza). Le farine più deboli sono la farina 0 e la farina 00 che quindi sono le più indicate per questa preparazione.
PER LA VERSIONE SENZA GLUTINE (che ho fatto io)
Nella pasta frolla Montersino consiglia l'uso di una farina debole (sui 150/180 W di forza): le farine sono tanto più deboli quanto minore è la percentuale di proteine contenute nella farina (meno proteine = meno forza). Io ho usato il Mix di Uncuoredifarinasenzaglutine composto da farina di riso, amido di mais, fecola di patate e xanthano.

 - Riguardo alla consistenza della frolla:
La consistenza della frolla (più morbida o più croccante) dipende dalle quantità di burro (più burro > più morbida) e di zucchero (più zucchero > più croccante). Le dosi massima e minima affinché la frolla sia lavorabile sono:

per il burro = min. 30% sul peso della farina; max. 70% sul peso della farina; la frolla classica ne usa generalmente il 50% sul peso della farina

per lo zucchero = min. 25% sul peso della farina; max. 60% sul peso della farina; la frolla classica ne contiene circa il 40% sul peso della farina.

Io la volevo croccante, quindi ho messo il 40% di burro (con la proporzione => x : 500 = 40 : 100) e il 50% di zucchero.

INGREDIENTI (per circa 1 kg di pasta frolla)
500 g di farina 00 (nel mio caso Mix Di Farine Naturali Senza Glutine per Crostate, Torte salate, Biscotti)
200 g di burro
250 g di zucchero a velo
80 g di tuorli
1/2 bacca di vaniglia
1 g di sale

PREPARAZIONE
Prima di tutto il burro: non deve essere freddo di frigo, la sua temperatura deve aggirarsi intorno ai 13°C (la temperatura del frigo è di circa 4°C), quindi va pesato e messo da parte fino a farlo arrivare a temperatura ambiente (io l'ho infilzato con il termometro da cucina ;P).
1) Su una spianatoia versare la farina e creare la fontana.


2) Mettere al centro lo zucchero a velo.
 3) Versare al centro i tuorli sbattuti.
4) Aggiungere anche il burro spezzettato, la vaniglia e il sale.
5) Impastare con le mani gli ingredienti morbidi con lo zucchero fino a sabbiare il composto; siccome non avevo nessuno che mi facesse una foto metto quella di Montersino, per far capire cosa si intende per "sabbiare". 
6) A questo punto uniamo per bene il tutto con la farina fino ad ottenere un impasto bello liscio, morbido e privo di grumi (A):
Una volta preparata la frolla formate una palla e impacchettatela con la pellicola (B). Mettetela in frigorifero per 3-4 ore prima di utilizzarla, in modo che la frolla raggiunga la temperatura ideali di lavorazione (questo passaggio è importante, non utilizzate subito la frolla, fatela riposare in frigo!).

CONSERVAZIONE
In frigorifero la pasta frolla cruda non dura a lungo, massimo un giorno. Per congelarla impacchettatela di pellicola come sopra e mettetela in freezer (si conserva per 3-4 mesi): al momento di utilizzarla scongelatela tenendola in frigo 3 o 4 ore, reimpastatela ed è come nuova.
Altrimenti dopo averla fatta riposare in frigo cuocetela e congelatela cotta, durerà intorno ai 6 mesi.

Ho utilizzato questa pasta frolla nelle seguenti ricette:
- Crostata alla crema pasticcera con frutta fresca (coming soon)










Crema Pasticcera


Inutile dirlo: tutti sappiamo cosa sia la crema pasticcera... ma, almeno io, ci ho sempre litigato per via di grumi, odiose pellicole che si formano in superficie, attaccamenti e bruciacchiamenti vari sul fondo e tanto altro :) Insomma, con la crema pasticcera ho sempre avuto un brutto rapporto, tanto che cercavo sempre di sostituirla con qualcos'altro nelle preparazioni!! Ma, grazie alla (almeno per me) innovativa ricetta di Montersino grumi e inconvenienti vari sono stati felicemente e facilmente debellati!! Leggere per credere ;)

Per realizzarla sono necessari i seguenti accessori:
- frusta a mano
- fruste elettriche

INGREDIENTI (per 1,6 kg di crema pasticcera)
800 g di latte intero fresco (io ho usato il parzialmente scremato)
200 g di panna fresca
300 g di tuorli
300 g di zucchero
35 g di amido di mais
35 g di amido di riso (io non avevo l'amido di riso quindi ho fatto 70 g di amido di mais totali)
1/2 bacca di vaniglia

PREPARAZIONE
Mettere il latte con la panna in un pentolino preferibilmente antiaderente sul fuoco; in attesa che il latte e la panna raggiungano il bollore montare con le fruste elettriche i tuorli con lo zucchero, aggiungere i semi della vaniglia (potete mettere la bacca vuota a insaporire il latte sul fuoco) e infine gli amidi: montate i tuorli a lungo, in modo che raggiungano una consistenza soffice e un colore giallo chiarissimo (A).
(A)
Quando sta per bollire, unire al latte la montata di uova... e qui viene il bello. Non fate assolutamente niente. Osservate: a un certo punto il latte comincerà a bollire al di fuori dei bordi dei tuorli (B).
(B)
Aspettate ancora: solo quando il latte bollirà ben bene anche all'interno dei tuorli formando quelli che Montersino chiama "vulcanetti" di latte all'interno dei tuorli (C), allora cominciate a mescolare con la frusta a mano.
(C)

Dopo pochi secondi, quando il composto sarà addensato e liscio, spegnete il fuoco: la crema è pronta!!
A questo punto non lasciatela assolutamente nel pentolino: versatela su una teglia pulita (oppure, come ho fatto io, in un contenitore di vetro) e copritela con della pellicola trasparente a contatto (D): questo impedirà che la crema formi grumi all'interno e che sulla superficie si formi quella pellicola che poi sarebbe impossibile riamalgamare alla crema.
(D)
Metterla in freezer per circa un minuto. Et voilà: utilizzarla come si vuole!

CONSERVAZIONE
Anche se ovviamente è più buona se utilizzata il giorno stesso della preparazione, la crema pasticcera si conserva in frigorifero (sempre distesa e coperta con la pellicola a contatto) per 2-3 giorni.
Congelarla è sconsigliabile: i cristalli creati dal ghiaccio ne minerebbero la struttura. Se proprio volete congelarla è possibile farlo solo all'interno di preparazioni (ad esempio congelando una torta farcita di crema pasticcera o dei bigné), ma è meglio non congelarla da sola.

Ho utilizzato la crema pasticcera nelle seguenti ricette:
- Torta Caraibi (coming soon)
- Crostata alla crema pasticcera con frutta fresca (coming soon)


Meringa Italiana

La meringa Italiana è una base utilissima in pasticceria, utilizzabile da sola, ad esempio al posto della panna per decorare le torte o unita ad altri ingredienti per formare creme, chiboustes ecc.

Per realizzarla sono necessari i seguenti accessori:
- fruste elettriche
- termometro da cucina

INGREDIENTI (per 750 g di meringa Italiana)
400 g di zucchero
100 g di acqua
250 g di albumi
100 g di zucchero

PREPARAZIONE
Mettere su fuoco basso i 400 g di zucchero con l'acqua; nel frattempo cominciare a montare gli albumi con 100 g di zucchero. Quando lo sciroppo di acqua e zucchero avrà raggiunto la temperatura di 121°C (e quindi gli albumi saranno montati per 3/4), versare non a filo (velocemente, altrimenti tende a granire e a non uscire bella liscia!) negli albumi una metà circa dello sciroppo e aumentare al massimo la velocità delle fruste elettriche, montando per qualche secondo.
(A)
Riabbassare la velocità a media, versare il resto dello sciroppo e montare a velocità massima per circa 2-3 minuti.
A questo punto, per verificare che la meringa sia sufficientemente montata, prendetene un po' su un cucchiaino, capovolgetelo e, se la meringa non cade e rimane ben salda sul cucchiaino, è pronta (A)!

CONSERVAZIONE: la meringa italiana si conserva perfetta in freezer, senza assolutamente indurirsi, per un massimo di 10-15 giorni. Per la conservazione è consigliabile stenderla su una teglia pulita ricoprendola con pellicola a contatto (oppure, come ho fatto io, metterla abbastanza distesa in un contenitore di vetro sempre coperta con pellicola a contatto). Lasciandola in una ciotola tenderebbe a formare un fondo liquido; mettendo la pellicola a coprire la ciotola, ma non a contatto con la meringa, la superficie rischierebbe di compromettersi.

Ho utilizzato la meringa italiana nelle seguenti ricette:
- Torta Giardino di Fragole
- Torta Caraibi
- Crostata meringata con crema ganache al cioccolato